onda1Esiste davvero il  fenomeno comunemente chiamato onda anomala o è piuttosto qualcosa di normale e prevedibile? Ma se esistono, come si formano le onde anomale? L’onda anomala è un’onda molto alta che si forma in modo apparentemente inspiegabile. Fenomeni di questo tipo sono stati studiati e ci sono varie testimonianze che li riportano. Negli ultimi anni i ricercatori hanno superare il muro di diffidenza intorno a quella che per molti decenni è stata ritenuta solo una leggenda: l’esistenza delle onde anomale. 

ondaPer poter studiare questo fenomeno, che secondo alcune ricerche avrebbe causato l’affondamento di alcune delle 200 navi negli ultimi 20 anni, è stato creato il progetto MaxWave, costituendo un consorzio di 11 organizzazioni di sei Paesi dell’Unione Europea. Principali strumenti di ricerca sono i satelliti Ers-1 e Ers-2, capaci di prelevare immagini dalla superficie marina in ogni condizione atmosferica. Un primo lavoro di ricerca è stato quello di analizzare le oltre 30 mila immagini rilevate fino a tre settimane prima il verificarsi di due episodi accertati: l’investimento, fra il febbraio e il marzo del 2001, di due navi da crociera, la Bremen e la Caledonian Star, gravemente danneggiate da un’onda alta 25 metri. Ebbene, in quel lasso di tempo, i ricercatori dell’Agenzia spaziale europea hanno individuato decine di onde anomale alte fino a 30 metri.

onda_anomalaQuello che ancora non è stato scientificamente appurato è il perchè e il come si formino questi muri di acqua che sembrano provenire dal nulla. Bengt Forsberg, matematico dell’università del Colorado che studia le onde anomale, ha spiegato al canale web Scienze TV  che dai primi risultati delle loro ricerche queste onde giganti si formerebbero in due modi. Il primo caso si verifica quando treni di onde differenti, indipendentemente dalla loro direzione, si fondono fra loro. A volte le onde onda2interagiscono cancellandosi reciprocamente, altre volte invece si fondono per dare origine a onde più alte. Teoricamente si possono raggiungere altezze di 65 metri. Il secondo caso si verifica quando forti correnti incontrano venti e quindi onde che si muovono in direzione opposta; lo scontro può causare onde molto più alte dei treni originari. Forsberg spera di avere risultati concreti fra circa una decina di anni. Questa teoria spiegherebbe perché la maggior parte delle onde giganti siano state avvistate in zone di forti correnti come Capo Agulhas, in Sud Africa o in Giappone o negli Stati Uniti Orientali.

onda3Ma se queste sono le onde anomale, quelle ad esempio generate da un terremoto, gli Tsunami, possono essere definite anomale? L’onda di uno tsunami è definita anomala. È sicuramente di grandi dimensioni, si manifesta per un evento eccezionale e imprevedibile come un terremoto, ma oggi, registrata la scossa sismica, lo tsunami è prevedibile. Cosa diversa è il manifestarsi di un’onda di eccezionale grandezza in una situazione in cui apparentemente le condizioni meteo non potrebbero giustificarla.

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onda4Nel pomeriggio del 3 marzo del 2010, fra le Baleari e la costa spagnola, un’onda di circa 8 metri ha colpito la vetrata di uno dei ponti passeggeri della nave da crociera Louise Majesty provocando la morte di due persone. Immediatamente, tutti i media generalisti hanno parlato di “onda anomala”, nei casi più coloriti di “onda assassina” e così via.

Il 15 aprile del 2005, la nave da crociera Norvegian Dawn stava navigando verso le coste della Georgia sotto un forte temporale. Per tutta la notte era stata investita da vento e onde di forte intensità ma senza alcun tipo di problema. Ma quando al mattino giunse in prossimità delle coste georgiane, improvvisamente, come se fosse uscita dal nulla, un’onda definta dai testimoni gigantesca, “alta come un palazzo di sette piani” la colpì sfondando decine di oblò, innondando sessanta cabine e ferendo quattro passeggeri.

Piattaforme petrolifere, come la Daupner, nel Mare del Nord, che nel gennaio del 1995 fu colpita da un’onda di 26 metri misurata da un dispositivo di puntamento laser.

Tratto da: www.solovela.net

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