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by sara
RUBRICA SETTIMANALE “PAROLA DI SKIPPER” | IL BOZZELLO A CRICCO
Attrezzatura
2.8 Il bozzello a cricco
Indicato dai rivenditori col termine “bozzello winch”, a me sembra che possa essere chiamato più propriamente “bozzello a cricco”, che oltretutto non contiene parole straniere, e ne spiego il motivo. Mentre il verricello (l’inglese “winch”) è una macchina capace di moltiplicare per un certo numero di volte la forza applicata sulla maniglia, diminuendo dello stesso numero di volte la velocità di recupero della manovra corrente, il bozzello a cricco non è affatto una macchina semplice, e non può pertanto ottenere lo stesso risultato.
La denominazione “bozzello winch” appare così alquanto impropria, come l’originale “block winch”, probabilmente dettata da motivi commerciali. Occorre tuttavia dire che in certi casi il bozzello a cricco si rivela molto utile, soprattutto sulle imbarcazioni da regata, dove molto spesso le scotte vengono tenute in mano piuttosto che date volta a una galloccia o bloccate in uno strozzascotte, come quasi sempre avviene sulle barche da crociera.
Il bozzello a cricco ha infatti la caratteristica di offrire molta resistenza allo scorrimento della scotta da lascare, comportandosi invece come un normale bozzello nell’altro senso. Ciò perchè la sua puleggia, provvista di nervature periferiche trasversali nella gola per aumentare l’attrito con la scotta, può essere bloccata in uno dei due sensi di rotazione, rimanendo libera di ruotare normalmente nell’altro senso. In tal modo la scottista (il “tailer” degli inglesi) può reggere nelle mani un carico alquanto elevato, esercitando uno sforzo relativamente modesto. Ciò consente di dosare meglio una lascata e, in definitiva, di controllare meglio e con minore fatica la regolazione della scotta.
Quando questa dovrà essere recuperata, il bozzello a cricco non offrirà alcuna resistenza supplementare, in quanto la puleggia sarà libera di ruotare nel verso corrispondente. L’impiego più frequente del bozzello a cricco si trova sulla scotta dello spinnaker di derive, monotipi, minitonner e piccoli cabinati, come pure sulla scotta di randa delle derive più piccole, che normalmente viene tenuta in mano.
Il vantaggio è di potere effettuare una regolazione della scotta più veloce e controllata, con uno sforzo contenuto nel mantenimento della regolazione raggiunta. Se associato a uno strozzascotte, inoltre, il bozzello a cricco offre il vantaggio di facilitare il disinserimento delle ganasce dello strozzascotte, quando occorre.
La strozzascotte infatti sarà meno sollecitato, e di conseguenza le ganasce stringeranno meno, consentendo di liberare la scotta più agevolmente.
Volendo usare il bozzello a cricco come un bozzello normale, ad esempio con poco vento, si può agire si un nottolino presente su una delle sue guance, che disinserisce il dispositivo di blocco della puleggia nel senso previsto. Anche alcuni rinvii piatti da coperta sono a cricco, nel qual caso occorre montarli sul lato di dritta (o di sinistra), come previsto dal rinvio.
Tratto dal libro Parola di Skipper, Editrice Incontri Nautici di Giancarlo Basile