RUBRICA SETTIMANALE “PAROLA DI SKIPPER” | L’AVVOLGIFIOCCO

Attrezzatura

2.5 L’avvolgifiocco

Si è scritto molto, pro e contro, sull’avvolgifiocco (o rollafiocco), e non pochi sono tutt’ora i pareri discordi, anche da parte degli “addetti ai lavori”. Sta di fatto che sono rare ormai le imbarcazioni da crociera prive di questo moderno sistema, usato sia per avvolgere completamente la vela, sia per terzaruolarla.

Tutti sono d’accordo che la prima di queste due operazioni comporta più vantaggi che svantaggi, mentre la stessa cosa non si può dire per la seconda. Sono infatti sempre più numerosi gli armatori che, non volendo rinunciare al rollafiocco, aggiungono un secondo strallo all’attrezzatura, a cui inferire con i garrocci una trinchetta tradizionale.

Questa consente di risalire il vento quando soffia forte, nonostante il peso in alto e la resistenza passiva offerta dal genoa totalmente rollato. Ciò, ovviamente, riduce non poco l’efficienza della “macchina barca a vela” (cioè il rapporto tra la forza sviluppata dalle vele e la somma delle varie resistenze che si oppongono all’avanzamento), un parametro determinante per le prestazioni nell’andatura di bolina.

Le ditte che producono avvolgifiocchi ormai non si contano. Ritengo comunque importante essere consapevoli di alcuni accorgimenti sull’impiego dell’avvolgifiocco, ai fini della sicurezza. Questa mal di concilia con le complicazioni, amando invece la semplicità.

Si potrà obiettare che sicurezza vuol dire anche potere ridurre tela senza andare a prora, e ciò è innegabile. Altrettanto innegabile è però il fatto che un rollafiocco mai controllato né manutenuto per anni, è sempre più prossimo al momento in cui, nella migliore delle ipotesi, cesserà di funzionare, e ciò, guarda caso, avverrà proprio nel momento del bisogno.

Lo dimostrano le barche che talvolta arrivano in porto col genoa a brandelli, essendosi bloccato l’avvolgifiocco. Ma c’è di più: lo strallo, la più sollecitata delle manovre fisse, lo è ancora di più quando deve sopportare l’avvolgifiocco e, per colmo di sfortuna, è meno ispezionabile di uno strallo dei vecchi tempi. Il risultato è una maggiore probabilità che si rompa.

Occorre allora un serio lavoro di prevenzione: una volta all’anno, meglio se prima di partire per la tanto sognata crociera estiva, lo skipper previdente controlla e manutiene accuratamente il rollafiocco in tutte le due parti, pulendo, registrando, lubrificando. Anche lo strallo verrà ispezionato, specialmente i suoi terminali.

Un particolare importante: è bene assicurarsi dell’esistenza e del corretto funzionamento del “deviatore” che, fissato all’albero poco al di sotto della puleggia della drizza, le impedisce di attorcigliarsi  intorno allo strallo. La mancanza o il cattivo posizionamento del deviatore è infatti una delle più frequenti cause di malfunzionamenti.

Tratto dal libro Parola di Skipper, Editrice Incontri Nautici di Giancarlo Basile