La nostra barca, il Tanit, è un Rustler 36.

In Italia non è una barca molto diffusa né molto conosciuta, essendo concepita essenzialmente per la navigazione nei mari del nord e nell’Oceano.

Il Rustler più famoso che si conosca è certamente il “Rustica”.

Con il Rustica, gli appassionati di vela e navigazione italiani, hanno potuto apprezzare le qualità marine di questa barca: si tratta della barca di Björn Larsson, amato e apprezzato scrittore cosmopolita e navigatore, che nel suo romanzo “La saggezza del Mare”, a metà tra il trattato marinaresco e la narrativa pura, descrive i cinque inverni passati sul Rustica e su come questa barca sia davvero l’ideale per vivere e navigare anche a latitudini alte.

Rustler ha acquisito ormai una reputazione a livello mondiale riguardo la costruzione di yacht da crociera, rendendo le proprie barche, veri e propri oggetti di culto , per chi decida di navigare in tutta sicurezza su una barca accogliente, spaziosa e di facile gestione.

Il primo Rustler 36 è stato costruito a Falmouth nei primi anni ’80 e da allora, la tradizione artigiana del Cantiere è sempre stata rispettata, arrivando ad un tipo di costruzione che è un ottimo compromesso tra la perizia artigiana e un ambiente moderno che adotta processi e attrezzature ad alta tecnologia.

Un Rustler è sempre una barca semplice da gestire e ideale per viverci, assolutamente sicuri e sorprendentemente veloci, da far sfigurare anche altri yacht magari più famosi o costosi.

Noi abbiamo avuto la possibilità di navigare in tutta sicurezza quando gli altri rinunciavano a salpare per le condizione del mare e del vento.

Comunque abbiamo potuto sperimentare che fino a venti nodi d’aria non è necessario ridurre la velatura, si può navigare divertendosi e senza rischio lasciando tutta la randa e tutto il genoa; oltre i venti nodi dobbiamo ridurre una mano di randa e lasciare tutto il genoa; oltre i trenta nodi, preferiamo anche noi restare in porto e fare una bella mangiata.

Lo stesso Larsson, armatore di un Rustler 31, ci descrive di come con il suo Rustica, avesse navigato lungo i mari del nord tra tempeste e mari infuriati e di come il Rustica affrontava tali condizioni senza esitare e con grande sicurezza.

Memorabile il paragrafo di un suo libro, L’occhio del Male, dove il nostro scrittore , descrive un passaggio nei pressi delle Isole Orcadi, tra frangenti di oltre quattro metri che sormeggevano completamente lo scafo rendendo la navigazione quasi impossibile.

Anche noi, tra le tante esperienze passate a bordo del Tanit, tra burrasche e bonacce, amiamo ricordare essenzialmente la prima crociera, quando trasferimmo la barca da Falmouth a Porto San Giorgio: 2600 miglia in trenta giorni, da cui si desume che non si tratta di una barca lenta, al contrario….

Nel mese di settembre di vent’anni fa, il Tanit lasciò Falmouth per l’Adriatico e per dare grande prova di sé nel trasferimento che lo consacrò come la nostra barca preferita, in assoluto!

La prima tappa fu Vigo, dove l’equipaggio si rifornì di aragoste e verdure.

Si fece tappa a Gibilterra per un’altra brevissima sosta e, sempre col vento portante, via: 960 miglia senza scalo fino a Palermo.

Da Palermo a Porto San Giorgio ci sembrava uno scherzo, ma in verità fummo costretti a riparare a Manfredonia per la solita maestralata adriatica.

Trenta nodi di vento e mare in prua erano troppo anche per il Tanit ; rimediammo in Puglia e i marinai del Cantiere che ci accompagnavano non potevano credere che esistesse un cibo così buono: fu difficile convincerli a ripartire il giorno dopo, dovemmo acquistare una parmigiana di melanzane intera per riprendere la navigazione.

La navigazione in Adriatico fino P.S. Giorgio fu accompagnata da un vento al traverso che esaltò le doti marinare del Tanit fino all’ingresso in porto.

Attualmente il nostro Rustler è in restyling in un cantiere del nord Italia, ma presto tornerà da queste parti per fare bella mostra di sé nei nostri mari.

Chiunque abbia voglia di navigarci per conoscere una delle barche più belle e sicure del mediterraneo, ci contatti e, tempo e impegni permettendo, saremo ben lieti di ospitarvi

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