andar_liciaLa Turchia è una meta da non perdere, soprattutto per gli appassionati del mare, è facilmente raggiungibile dai diportisti italiani, a bordo di barche a vela o di yacht a motore oppure perché no, a bordo dei gulet, i tradizionali caicchi a vela turchi in legno. Il clima è dolce e i venti non sono mai troppo forti, durante tutto l’arco dell’anno, ma forse il periodo migliore per visitare le bellezze naturali della Turchia sono i mesi di ottobre e novembre, perché offrono località turistiche poco affollate.E’ inoltre molto semplice noleggiare l’imbarcazione desiderata, nei porti di Bodrum, Marmaris e Goecek, direttamente sul posto, e raggiungere con due settimane di navigazione Knidos e Bodrum a ovest e Kekova verso sud.

andar_bodrumPenisola di Bodrum  L’area di navigazione di maggiore interesse si trova tra Marmaris e Bodrum, l’antica Alicarnasso, arrivando fino a Cesme, vicino a Izmir, procedendo verso nord e raggiungendo Antalya verso sud.
Si può partire da Bodrum, il cui porto è custodito dall’imponente castello medievale di S.Pietro, edificato dai Cavalieri di Rodi, che oggi ospita il Museo d’Archeologia Subacquea. Non lontano dalla città si può nuotare in un mare blu, limpido e tiepido, ricco di grotte e rocce.  Bodrum è famosa fin dall’antichità per i suoi cantieri di barche, come i Tirhandil con la prua e la poppa a punta, e i Gulet con la poppa rotonda che ancora oggi accoglie i turisti per escursioni di piacere. La bella penisola di Bodrum, offre un’atmosfera dolce e rilassante, e i piccoli villaggi sono posizionati in baie tranquille. Sulla costa del sud Bardakçı, Gümbet, Bitez, Aktur, Ortakent Yalısı, Karaincir, Bağla e Akyarlar offrono delle bellissime spiagge di sabbia. Sulla costa ovest Turgutreis, Gümüşlük e Yalıkavak, hanno spiagge eccellenti,  per nuotare, abbronzarsi al sole e fare dello sport nautico.

andar_knidosLa meta successiva che si raggiunge da Bodrum, subito dietro Capo Krio è l’antica Knidos che diede i natali a Sostrato, autore del celebre faro di Alessandria. L’antica città di Knidos fu capitale della penisola fino a che non fu soppiantata dalla nuova Knidos, costruita all’estremità del promontorio, in una posizione molto più strategica. Knidos è famosa per il suo centro artistico e culturale, nel IV sec. a.C. la città aveva due porti, l’uno sull’Egeo e l’altro sul Mediterraneo. Entrambi sono dominati dalle rovine di un tempio circolare dedicato ad Afrodite, il cui viale era formato da colonne in marmo bianco, a forma di cuore. La leggendaria statua di Afrodite, opera di Prassitele, una delle più belle sculture del mondo antico, faceva, un tempo, parte di questo tempio.  Da Knidos, si può sbarcare a Cati, famosa per le splendide coste. Però il porto più frequentato dal turismo nautico turco è Marmaris, la Saint Tropez della Turchia, che ha saputo mantenere il suo fascino orientale. Marmaris è dominata dal castello di Solimano, che rappresenta l’estrema propaggine dell’Egeo, diviso dal resto del Mediterraneo dalla vicina penisola di Datca, importantissima per le sue rovine e il suo teatro. Dal mese di maggio, a Marmaris è possibile noleggiare degli yachts ed il loro equipaggio, con tutte le provviste a bordo, per esplorare la bellezza spettacolare del sud della Turchia. Physkos, l’antica Marmaris, era un centro importante lungo la rotta commerciale dell’Anatolia-Rodi-Egitto. Nel XVI sec. d.C. Solimano il Magnifico fece costruire sulla collina una fortezza le cui rovine si possono ammirare ancora oggi. La baia di Ekincik è la tappa successiva, dove si potranno utilizzare le barche a fondo piatto, per risalire il fiume Dalyan ombreggiato da alberi di incenso dove possiamo ammirare le stupende tombe licie scavate nel granito delle alture circostanti, fino a raggiungere  il piccolo villaggio di Dalyan. Più in alto, in prossimità di una scogliera, arrampicandosi su per l’erta salita si giunge alle rovine di Caunos, l’antica città-porto.   In questa stupenda città le vestigia Romane si sovrappongono a quelle elleniche con un netto contrasto di stili. L’anfiteatro posto sulla parte più alta del promontorio offre una veduta affascinante e mozzafiato.  Il Delta di Dalyan, con la sua lunga spiaggia Iztuzu di sabbia dorata, ospita alcuni rifugi per le tartarughe di mare Caretta Caretta e i granchi azzurri.

 

andar_datcaPenisola di Datça La penisola di Datça è un collegamento naturale tra il Mar Egeo, il Golfo di Gokova, il Mediterraneo ed il Golfo di Hisaronu. Da Marmaris a Datça, la strada serpeggia per 75 km tra gli alberi e le colline, offrendo una vista stupenda, sulla distesa azzurra del mare, e lungo il tragitto si incontra la splendida spiaggia di Aktur. La città di Datça, è abbellita da bianche costruzioni, ornate di fiori. La marina è circondata  da bar,  caffè e piccoli negozi. Vicino a Datça lungo la costa si incontrano delle spiagge immacolate dalla sabbia dorata, come la spiaggia di Kargı.  Un’altra perla di questo territorio è il villaggio di Köyceğiz, situato sul lato sud dell’omonimo lago, che si unisce al Mediterraneo attraverso un canale naturale. Koycegiz è conosciuta per i suoi bagni di fango e le sue acque termali ed è importante per la sua natura rigogliosa e la sua vita selvaggia. Si può procedere quindi verso Manastir, splendida baia con pinete che arrivano al mare e antiche rovine ora parzialmente sommerse, e verso Fethiye, con la sua marina situata all’inizio di una bellissima baia, ricca di isole. Sulle alture della città, chiamata anticamente Telmessos, sono ancora visibili numerose tombe della Licia scolpite nella roccia che rappresentano le facciate di costruzioni antiche, come quella di Amyntas che risale al IV sec. a.C.. Giunti sull’isola di Baba Adasi, si può visitare la piramide bizantina, prima di spingersi verso l’arcipelago di Gocek al centro della baia di Skopea. II Golfo di Gocek, e la sua marina, è uno dei migliori centri del Mediterraneo per la vela. Dotato di parecchie isole e insenature, la sua terra e le sue sponde sono irresistibili. A sud del golfo, si trovano le rovine della città antica di Arymaxa,   vicino al mare azzurro e cristallino. Sull’altro lato,  si trova l’isola Tersane, una delle più belle località della Turchia. Tersane significa cantiere navale e qui Solimano fece costruire la flotta con la quale, da Marmaris, partì alla conquista di Rodi. Passato Capo Burunlar, si raggiunge Kalkaan e poi Kas, dove è meglio ormeggiare nell’insenatura di Polemos, al riparo da venti insidiosi.

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