Una ruota gigante chiamata Camminò, ha tentato la traversata da Vado alla Corsica. La ruota è formata da 1.280 bottiglie di plastica circondate da un cerchio di allumino di 2,20 metri e legate tra loro con le canalette dei fili elettrici, ai lati ci sono due galleggianti, come nelle canoe polinesiane. Questa è la struttura ideata dall'inventore ligure Vittorio Schincaglia.

L'intento era quello di percorrere 107 miglia marine in meno di 50 ore per favorire il riciclo dei rifiuti. La traversata è iniziata il 12 settembre dal molo Bricchetto del porto di Vado e si sarebbe dovuta concludere a Capo Corso, in Corsica, se le avverse condizioni meteorologiche non avessero condizionato la fine dell'impresa.

A muoversi all’interno di Camminò la ruota marina, si sono alternati dieci giovani atleti, secondo tabelle e prestazioni, che tengono conto della fatica di ciascuno, e dalle condizioni meteo incontrate lungo la traversata.

Il primo giorno, a causa delle correnti e dei forti venti, solo dopo 2 ore e numerosi tentativi, gli atleti savonesi Maurizio Zambito e poi Claudio Saettone, sono riusciti a superare il molo del porto di Vado e portarsi al largo. Alle 11,30 avevano già percorso due miglia. L’Università di Genova insieme ad un gruppo di medici sportivi, ha calcolato che, camminare per 45 minuti in acqua, è come percorrere sei chilometri in salita, con una pendenza del 10 per cento. La squadra prevedeva, oltre ai dieci atleti, uno staff di appoggio con tre imbarcazioni, comprendente tecnici, personale sanitario e skipper.

Purtroppo, dopo 4 giorni di tentativi ostacolati dalle avverse condizioni meteorologiche, la ruota è stata costretta al ritiro quando si trovava a 25 miglia al largo di Imperia. La ruota marina, trainata da una delle barche di appoggio, è tornata al porto di Vado in serata.

L'impresa è stata seguita dagli osservatori del Guinness dei primati, perché la ruota è unica al mondo per tipologia di imbarcazione e per la tecnica di spostamento dell'acqua utilizzato. Schincaglia aveva già compiuto 13 anni fa, in 50 ore con successo, la rotta dei traghetti della Corsica Ferries. In quell’occasione si servì di una bicicletta marina, sempre costruita con bottiglie di plastica. Quella volta però i commissari dei Guinness non inserirono la prova nel libro dei record, perchè nessuno nella storia aveva mai provato a navigare con un mezzo di bottiglie di plastica, e quindi non c’erano record da battere.

Speriamo che il prossimo tentativo vada a buon fine.

 

 

 

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