ROBOAT, UNA BARCA ELETTRICA PER AMSTERDAM

L’ Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions (AMS) ed il Massachusetts Institute of Technology (MIT) degli Stati Uniti hanno collaborato negli ultimi anni per la realizzazione di una barca elettrica senza conducente con lo scopo di ridurre il traffico in una città (Amsterdam) dove le barche sono da sempre tra i mezzi di trasporto più diffusi e si tratta anche di un’opportunità per ridurre l’inquinamento prodotto dai battelli turistici, che sono una delle attrazioni principali della città e viaggiano anche per 14 ore al giorno. Victor Everhardt, vicesindaco di Amsterda, afferma “Come gestire lo spazio ristretto è un problema per molte città, noi abbiamo una parte importante della città occupata dall’acqua, quindi, ha senso sfruttarla. Penso sia fantastico questo progetto di studio sul trasporto autonomo sui canali”.

Chiamato Roboat, in modo da unire le parole “robot” e “boat”, nasce con l’idea di navigare senza conducente, guidate a distanza da un computer che raccoglie ed elabora le caratteristiche dello spazio attorno ai mezzi attraverso sensori e telecamere, che servono anche per osservare il movimento delle altre imbarcazioni. Inoltre, sono dotati di speciali meccanismi che servono per gestire l’ormeggio e l’attracco e in più hanno alcuni elementi modulari che si possono adattare al trasporto di persone oppure al trasporto di merci o rifiuti. Secondo i calcoli e le prove con la batteria da 12 kWh è possibile navigare in autonomia per circa 9 ore con i quattro motori in dotazione. Uno degli aspetti più significativi di questo progetto non solamente è la propulsione elettrica ma ad esempio gli strumenti che in teoria dovrebbero permettere una navigazione in autonomia anche se monitorata da lontano: ovvero un kit di sensori, che integra diversi strumenti, che permette di misurare la distanza di un oggetto (anche un’altra barca) o di una superficie mediante un impulso laser.

In realtà, secondo l’ingegnere meccatronico Rens Doornbusch, membro della squadra che sta lavorando al progetto, occorreranno dai 2 ai 4 anni per portarlo a compimento. Vanno anche sistemate alcune pratiche burocratiche in modo che tali barche vengano riconosciute come mezzo di trasporto e venga approvata la loro circolazione. È importante anche la questione privacy, le numerose telecamere a bordo non dovranno identificare le persone che camminano in strada o che sono a bordo di altre imbarcazioni.

Redazione Ottante