
Lunedì 1 dicembre 2014 il Galata Museo del Mare ha festeggiato 10 anni con una grande festa, il Galata in questi dieci anni è diventato il più grande museo marittimo del Mediterraneo. Fiore all’occhiello del turismo ligure e museo tra i più apprezzati in Italia e all’estero, ha via via arricchito la sua identità, trasformandosi in “piazza culturale” e luogo di accoglienza per varie espressioni artistiche.
Sono molte le novità future che questo straordinario museo sta preparando a partire probabilmente proprio dal timone della Costa Concordia che sembra voler indicare la nuova rotta del Galata Museo del Mare, e che si prepara ad affrontare un futuro ricco di cambiamenti forte anche della sua posizione tra i dieci musei più visitati d’Italia: «Un compleanno che testimonia un successo anche
superiore alle nostre aspettative – spiega orgogliosa Maria Carla Profumo, presidente del Muma, soffiando sulle candeline della torta commemorativa – In questi dieci anni abbiamo rinnovato tutto il museo, portando in Darsena il sommergibile Nazario Sauro e creando sezioni come quella sull’emigrazione prese ad esempio da realtà museali estere. Ora non possiamo certo fermarci qui: il futuro riserverà due nuove sezioni, una dedicata alla pirateria e una al naufragio di Costa Concordia».
Pezzo forte di questa nuova sala del museo sarà un cimelio originale della nave: Piero Campodonico, direttore del museo, salirà sul relitto per scegliere insieme all’armatore un pezzo da esporre. «Potrebbe essere la scritta di prora – sorride – perché ho sempre invidiato i colleghi croati che sono in possesso di quella del Rex. Ma anche il timone potrebbe essere un elemento di forte impatto
visto che di fatto è da lì che è stato partito il naufragio ed è nata la tragedia». Ma al di là dell’impatto emotivo, la sezione avrà soprattutto una valenza scientifica: «Il nostro atteggiamento è ben lontano dalla polemica – continua Piero Campodonico – Pensiamo soprattutto a quale insegnamento la storia della Concordia possa portare alle future generazioni: ci concentreremo sulla straordinaria impresa di ingegneria che ha portato al suo rigalleggiamento e che rappresenta la vera differenza rispetto ad altri naufragi del passato».
Un’altra sala in via di preparazione è quella dedicata alla pirateria, di ieri e di oggi, a dimostrazione di un fenomeno che non è relegato al passato, ma ancora prepotentemente presente in molti mari del mondo.
Due novità che probabilmente faranno ulteriormente incrementare la presenza dei turisti. I dati infatti parlano di una media di 200mila visitatori l’anno, con il picco di 230mila presenze raggiunto nel 2010 grazie all’arrivo del sommergibile Nazario Sauro che si conferma l’attrazione più visitata da grandi e piccini. Il Galata Museo del Mare è stato inoltre inserito tra i primi dieci musei scientifici italiani e, secondo la classifica del sito di viaggi Trivago, è all’ottavo posto nella top ten dei musei nazionali più visitati, superando persino le Scuderie del Quirinale.